Il progetto DTT

Una delle principali sfide nel programma europeo (EU Fusion Road Map [1]) in vista della realizzazione di un impianto dimostrativo (DEMO, una centrale nucleare a fusione in grado di fornire energia elettrica alla rete entro il 2050), è costituita dal problema dei carichi termici sul divertore (il principale componente dell'impianto per lo smaltimento della potenza termica del plasma in una centrale a fusione). In ITER [2], [See Wesson J., “Tokamak”, Oxford University Press 2011 – 4th Edition] (l'esperimento internazionale sulla fusione a confinamento magnetico di tipo tokamak attualmente in costruzione a Cadarache, Francia) si prevede di testare le reali potenzialità di un divertore "convenzionale" funzionante in condizioni di plasma completamente "distaccato" dalla parete. Purtroppo questa soluzione potrebbe non essere estrapolabile alle condizioni operative di DEMO e dei futuri reattori; quindi il problema dei carichi termici sul divertore potrebbe rimanere particolarmente critico nella strada verso la realizzazione del reattore.

Per questi motivi, all'interno della Fusion Road Map europea, è stato avviato un programma specifico finalizzato alla definizione ed al progetto di un tokamak denominato "DTT (Divertor Tokamak Test)". Questo dispositivo dovrà effettuare esperimenti in scala in grado di cercare alternative per il divertore in grado di integrarsi con le specifiche condizioni fisiche e le soluzioni tecnologiche previste in DEMO. DTT dovrà consentire di sperimentare diverse configurazioni magnetiche, con componenti basati sull'utilizzo di metalli liquidi ed altre soluzioni idonee per il problema dei carichi termici sul divertore.

Nella proposta progettuale i parametri sono scelti in modo da riprodurre le condizioni sulla frontiera di plasma simili a quelle di DEMO in termini di grandezze adimensionali caratterizzanti la fisica sia del SOL (lo Scrape-Off Layer, cioè la parte di plasma che interagisce con la parete) che del divertore, pur mantenendo la piena compatibilità delle caratteristiche del plasma con quelle di DEMO (sempre in termini di grandezze adimensionali). I parametri principali della macchina sono stati scelti in modo da garantire la massima flessibilità, pur nei limiti di un budget e di un programma temporale coerenti con la Road Map europea.

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